cuore piccolo, luce grande

Dicembre 22, 2011

Buon, Buon, Buon, Natale a tutti.

Ci prepariamo a festeggiare la nascita + importante di tutti i millenni, almeno per noi Cristiani.

Difatti, come dicevo ai miei bambini quando parlavo loro di Gesù che, il 25 dicembre è il suo compleanno, così lo sentivano più uguale a loro che, altrettanto festeggiano il compleanno.

Ecco allora io dico, mio piccolo, buon Gesù,  re del cielo e della terra, sacerdote e profeta, Tu che tutto puoi, che tutto sai, nella tua bontà e misericordia infinite, mi concedi che prima che tu spenga le candeline della tua torta, in via assolutamente straordinaria, il desiderio precedente alla soffiata, lo esprimo io al posto tuo? Se la risposta è si. Devi anche dirmi che, con i poteri che ti ritrovi,   il desiderio che esprimo si avvererà.  Che poi,  volendo, secondo me, basterebbe che trovassi 5 minutini di tempo, per dire ad un tuo Angelo messaggero di andare a prendere Davide dove sta, perchè tu lo sai bene dove sta e poi me lo fai mettere sotto l’albero la notte del 24, proprio mentre tu stai nascendo per venire da noi. (lo sai che anche il mio papà era nato il 25 di dicembre, difatti la sua mamma lo chiamò Salvatore). Nel contempo mi mandi una grande luce così chè io lo capisco immediatamente che la missione è compiuta,e che l’amore della vita mia, è lì, sotto l’albero che mi aspetta, e il mio cuore piccolo, come è da tre anni a questa parte perchè costretto in una morsa di dolore, si espanderebbe immediatamente, uscendo dalla sua apnea, ricominciando ad ossigenarsi alla grande.

Unendomi a Caterina Catalano, la mamma di Fabrizio, (aspettandofabrizio@libero.it)             

VORREI esprimere e chiedere al mio Signore,  in aggiunta al desiderio precedente, che, 24.463 alberi di Natale, si illuminassero, tutti nello stesso istante, di una grande splendida luce portatrice del messaggio: “è tornato/a”. Il numero citato è il numero delle famiglie residenti in Italia che dal 1974 ad oggi, attendono il ritorno di un loro caro.

Vi auguro di trascorrere, con chi amate, tutti i giorni avvenire il più sereni possibili.
Permettemi di abbracciare in un unico afflato tutte, tutte le famiglie che “aspettano”  ed infine l’augurio più grande. più denso di amore e di infinita nostalgia al mio Davide. Buon Natale, amore mio!

Adesso, sperando di non aver fatto pasticci, visionate il link sottostante, effettuando questi passaggi.

Per prima cosa, cliccate su Carte de Noel; poi cliccate sul francobollo; quando appariranno le tre palle di neve, cliccate sulla più grossa, poi cliccate e trascinate le altre due sulla prima in modo da ottenere un pupazzo. Infine, cliccate sulla più piccola e…
 
Carte de Noël 2010″
 
 

 

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Il Club del 27

Novembre 9, 2011

Non so se qualcuno di Voi lo ricorda, parecchio tempo fa avevo chiesto, in un mio scritto, se qualcuno conosceva un numerologo, affinchè potesse spiegarmi quale poteva essere la ragione e/o il significato (chiaramente senza dare un valore scientifico ed inoppugnabile), ma per mera curiosità, dicevo, se sapeva dirmi,  perchè i fatti più importanti della mia vita: uno gioioso, uno luttuoso, uno drammatico, si sono compiuti tutti il 27 del mese, e perchè con la consequenzialità di 3 mesi susseguenti tra loro (7-8-9).

Come se questa riflessione non mi avesse resa già molto inqueta e perplessa, giorni fa al TG ho visto un servizio, dal titolo,  la maledezione del 27″ e, dicevano che, le più note rock-star, sono morte tutte e 27 anni.

Davide quando è scomparso aveva 27 anni, ed è scomparso il giorno 27 del 7° mese dell’anno.

Come la vedete voi? Che si può pensare?

Ho scaricato l’elenco delle star morte a 27 anni nel corso degli anni, è impressionate vedere quante sono.

Oltre tuttto la maggior parte di loro erano gli idoli di Davide che amava molto questo genere di musica.

Davide, amore mio, sono certa che tu fai eccezione e i tuoi 27 anni hanno segnato qualcosa di spettacolare, straordinario, unico ed irripetibile. Talmente grande che non hai ancora avuto la possibilità di venirmelo a raccontare, perchè dura ancora. Ma presto ti stabilizzerai, rientrando in una normalità e verrai di corsa a dirmi che è successo di tanto speciale da tenerti lontano da me.

A presto.

Artisti inclusi nel Club 27

Fotografia

Nome

Nazionalità

Data nascita

Data morte

Causa del decesso

Reputazione

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Brian Jones

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28 febbraio 1942

3 luglio 1969

Affogato in piscina

Fondatore e chitarrista dei Rolling Stones

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Jimi Hendrix

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27 novembre 1942

18 settembre 1970

Soffocamento causato da vomito, sopraggiunto in seguito ad un cocktail di alcool e tranquillanti

Pioniere e virtuoso della chitarra elettrica, cantante e autore dei brani della Jimi Hendrix Experience e della Band of Gypsys.

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Janis Joplin

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19 gennaio 1943

4 ottobre 1970

Overdose di eroina e altre droghe (probabile)

Cantante blues: voce principale e autrice delle canzoni per la Big Brother and the Holding Company, la The Kozmic Blues Band e la Full Tilt Boogie Band.

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Jim Morrison

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8 dicembre 1943

3 luglio 1971

Arresto cardiaco (causa di morte ufficiale, pur non essendo stata mai eseguita un’autopsia)

Poeta, cantante: frontman, autore delle canzoni e direttore di videoclip dei Doors.

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Kurt Cobain

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20 febbraio 1967

5 aprile 1994 (probabile)

Suicidio con un colpo di fucile

Cantante e chitarrista, autore dei testi e frontman dei Nirvana.

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Amy Winehouse

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14 settembre 1983

23 luglio 2011

Accidentale per abuso di alcool

Cantautrice soul, prima artista femminile britannica vincitrice di cinque Grammy Award in una sola serata.

Altri artisti deceduti all’età di 27 anni

Nome

Nazionalità

Data nascita

Data morte

Causa del decesso

Reputazione

Robert Johnson

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8 maggio 1911

16 agosto 1938

Sconosciuta (probabile avvelenamento da stricnina)

Celebre chitarrista blues

Jesse Belvin

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15 dicembre 1932

6 febbraio 1960

Incidente stradale

Cantante e compositore rhythm and blues

Malcolm Hale

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17 maggio 1941

31 ottobre 1968

Asfissia da monossido di carbonio

Membro fondatore della Spanky and Our Gang

Alan Wilson

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4 luglio 1943

3 settembre 1970

Overdose di barbiturici (possibile suicidio)

Leader, cantante e compositore principale dei Canned Heat

Linda Jones

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14 dicembre 1944

14 marzo 1972

Coma diabetico

Cantante soul

Ron “Pigpen” McKernan

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8 settembre 1945

8 marzo 1973

Emorragia gastrointestinale

Membro fondatore e tastierista dei Grateful Dead

Dave Alexander

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3 giugno 1947

10 febbraio 1975

Polmonite

Bassista degli Stooges

Peter Ham

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27 aprile 1947

24 aprile 1975

Suicidio (impiccagione)

Tastierista, chitarrista e leader dei Badfinger

Gary Thain

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15 maggio 1948

8 dicembre 1975

Overdose di eroina

Bassista degli Uriah Heep e della band di Keef Hartley

Cecilia

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11 ottobre 1948

2 agosto 1976

Incidente stradale

Cantautrice

Helmut Köllen

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2 marzo 1950

3 maggio 1977

Avvelenamento da monossido di carbonio

Bassista dei Triumvirat

Chris Bell

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12 gennaio 1951

27 dicembre 1978

Incidente stradale

Cantante solista; voce, compositore e chitarrista dei Big Star

Dennes Boon

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1 aprile 1958

22 dicembre 1985

Incidente stradale

Chitarrista e frontman dei Minutemen

Jean-Michel Basquiat

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22 dicembre 1960

12 agosto 1988

Overdose di eroina

Pittore e writer

Pete de Freitas

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2 agosto 1961

14 giugno 1989

Incidente motociclistico

Batterista degli Echo & the Bunnymen

Mia Zapata

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25 agosto 1965

7 luglio 1993

Omicidio

Voce principale dei The Gits

Kristen Pfaff

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26 maggio 1967

15 giugno 1994

Overdose di eroina

Bassista delle Hole

Richard James Edwards

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22 dicembre 1967

1 febbraio 1995

Scomparso il 1 febbraio 1995, dichiarato presunto morto il 23 novembre 2008

Chitarrista e autore dei testi dei Manic Street Preachers

Fat Pat

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21 febbraio 1970

3 febbraio 1998

Omicidio

Rapper e membro degli Screwed Up Click

Freaky Tah

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17 maggio 1971

28 marzo 1999

Omicidio

Rapper e membro dei Lost Boyz

Sean Patrick McCabe

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13 novembre 1972

28 agosto 2000

Asfissia da vomito dopo assunzione di alcoolici

Cantante degli Ink & Dagger

Jonathan Brandis

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13 aprile 1976

12 novembre 2003

Suicidio (impiccagione)

Attore di film tra cui It e La storia infinita 2

Jacob “the Killer” Miller

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4 maggio 1952

23 marzo 1980

Incidente stradale

Cantante e leader degli Inner Circle.

Jeremy Michael Ward

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5 maggio 1976

25 maggio 2003

Overdose di eroina

Tecnico sonoro di Mars Volta e De Facto

Bryan Ottoson

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18 marzo 1978

19 aprile 2005

Overdose accidentale

Chitarrista degli American Head Charge

Dash Snow

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27 luglio 1981

la data di nascita di questo artista corrisponde al giorno e mese di scomparsa di Davide e l’anno all’anno di nascita di Davide. Ed è chiaramente morto, a 27 anni ….. Da far rabbrividire

Overdose di eroina

Artista e writer

Ringo de Palma

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Arresto cardiaco

Batterista dei Litfiba

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Collegno, nessuno di noi era “smemorato”

Settembre 15, 2011

Ciao Da’, sai che la tua mamma sta tornando ad essere la girandolona di una volta?

Difatti sono appena rientrata da Torino, più precisamente dalla provincia, sono stata in un paese chiamato Collegno. Il suo nome è tristemente legato al suo imponente ospedale psichiatrico (oggi ex) che divenne ancor più famoso, balzando agli onori della cronaca, per la storia dello “smemorato di Collegno.  Un signore che non ricordava nulla del suo passato, cominciando dal proprio nome, e veniva conteso da due famiglie che lo reclamavano come appartenente ognuna alla loro. In particolare le “due mogli”. E’ stato un caso che per decenni ha appassionato ed infiammato le cronache  di allora, attraversando le generazioni dagli anni 20 sino agli anni,  mi pare, 60/70, ancora se ne parlava.  Inutile dire che poi ci si è prodotta sopra, cinematografia, romanzi, rappresentazioni teatrali, ecc. Annoverando sempre un pubblico spaccato in due: chi tifava per una identità, chi per l’altra identità. (una famiglia era altolocata, l’altra modesta). Essendo io torinese, ho vivo il ricordo di io bambina e mamma mia che parlava e raccontava di questo fatto.

Mi chiederai e chiederete ma che mai ci sei andata a fare in questo Collegno? Vi rispondo. Un incontro: tanto emozionante, quanto costruttivo, interessante, importante.

Era il Convegno dell’Associazione Penelope Nazionale, organizzato dal Comitato Territoriale di Penelope Piemonte.

Il titolo: A.A.A. = Assenza, Angoscia, Attesa, diamo voce al silenzio. Il seminario, a seguire, “essere squadra per la speranza nel tempo”

Come faccio a trasmettervi le sensazioni vissute? Intanto ho vissuto un terremoto emotivo. Lo so, ogni volta, che partecipo a qualsiasi avvenimento od evento in cui Davide diventa gigantesco, come un corpo alto due metri e dal peso di 150 kg. che vuole uscire dal mio minuscolo corpo, ed allora, dicevo, lo so,  razionalmente, è come farsi karakiri. Ma al tempo stesso la senti come una necessità vitale, come respirare e bere, mangiare e dormire, pensare ed amare, quindi è più forte di te, non ne puoi fare a meno. Mi sono spiegata? Insomma…. immagino poco, poco.

Per quanto riguarda il titolo di questo articolo, invece, ritengo che non ho alcun bisogno di spiegarlo, ma siccome sono una chiacchierona, dico che, ciò che intendevo, è che noi, famigliari delle persone scomparse, a Collegno il 10 e 11 settembre, non eravamo “smemorati” verso chi è assente dalle nostre vite, ma anzi, eravamo pieni, zeppi, di rinnovata memoria nel e del  loro ricordo.

Cosa mi sono riportata a casa? Talmente tanto che ho avuto timore che il peso del mio trolley superasse di gran lunga quello consentito dalle compagnie aeree come bagaglio a mano.

Mi sono portate le 3 parole e/o sostantivi scaturiti dal convegno:

RABBIA CORAGGIO  

(parole indicataci da Don Luigi Ciotti, il quale si è avvalso di una frase di Sant’Agostino che diceva: ” la speranza ha due figli: la rabbia ed il coraggio”

 SPERANZA

(parola usata da Ernesto Olivero del Serming di Torino, riconducibile a Sant’Agostino, di cui sopra)

 Direte voi e per tre paroline tu parli di peso? Ohh, ma voi non potete sapere quanto peso!

La RABBIA, nel nostro percorso significa vivere a ritmi martellanti, a volte quasi ossessivi, nel ripensare a tutto quanto avresti potuto fare e non hai fatto, a tutto quanto, le Istituzioni e gli organi preposti, avrebbero potuto fare e non hanno fatto per ritrovare e riportare a casa il mio Davide e gli altri quasi 25,000 dispersi.  Quindi questo martellamento ha un peso specifico abnorme , vuole però tramutarsi in lotta costruttiva affinché per chi si perderà in futuro non vengano più commessi gli stessi errori e si faccia di più, molto, molto di più.

Il CORAGGIO , per noi vuol dire non arrendersi mai, trovando dentro di te tutta la forza necessaria a lottare per ritrovare chi ti interessa come senso e scopo ultimo ed assoluto della tua vita. Contemporaneamente, facendo parte dell’Associazione che, ha questo obiettivo in comune, ti fa sentire utile per qualcun altro che, trovandosi nella tua stessa condizione, non sa da che parte cominciare.

La SPERANZA che, come ci ha detto Olivero, è una forza talmente potente ed incontrollabile che è in grado di squarciare il buio. Il buio del silenzio ed  il muro dell’indifferenza che pregnano questo fenomeno tanto grande quanto sommerso e quindi sconosciuto.

La SPERANZA che, per noi significa : “oggi rientro a casa e trovo ad aspettarmi Davide, Fabrizio, Andrea, Francesco, Vito, Sergio, Federica, Antonio, Emanuela, ecc.

Le altre due parole che mi sono riportata sono:

AMMIRAZIONEGRATITUDINE

L’ AMMIRAZIONE  è rivolta a tutti i componenti del Comitato Penelope Piemonte.

Sono stati tutti, dico e sottolineo tuttifenomenali nell’organizzazione, dalla logistica,  alla conduzione del convegno al quale hanno permesso di non  presentare alcuna pecca. Al contrario è stato denso di ritmo e contenuti. Era articolato in una scaletta eccellente, ed ha ospitato delle eccellenze nel campo del volontariato, come dicevo prima ,(Don Ciotti ed Olivero) ha avuto la capacità di coinvolgere i politici territoriali che, questi sono solitamente, estremamente refrattari e pigri a partecipare a questo tipo di iniziative, anche perchè sono consapevoli di essere eternamente in difetto. I contenuti hanno permesso di emozionarci, di imparare, di capire di più, di farci venire la voglia di essere migliori.

Che ve lo dico a fa? In testa ai collaboratori del Comitato c’era la loro straordinaria Presidente, “ecceziunal verament” Caterina, la mamma di Fabrizio Catalano (www.fabriziocatalano.it) che, secondo me è solo un modo di dire che Fabrizio non c’è da sei anni,  voglio dire che è solo una mancanza fisica la sua, ma in realtà lui c’è tutto, perchè la carica che  riesce a dare alla sua mamma è talmente dirompente ed inarrestabile che consente a Caterina di fare un baffo alle così dette “duracell” e consente a tutti noi di godere di questa meravigliosa forza coinvolgente che si produce e riproduce dalla persona di Caterina e che  da modo, a tutti noi, di agire molto di più di quanto ci sentiremo di fare.

La GRATITUDINE,  è perchè grazie a Penelope ho avuto e penso di poter parlare, anche qui, a nome di tutti, abbiamo avuto la possibilità di rivivere l’emozione di incontrare tutte quelle persone che vivono il tuo stesso dolore e le vedi speculari a te. Ma anche la gratitudine a tutti gli amici di Penelope che, non portano addosso la tua stessa esperienza della scomparsa, ma sono dotati di talmente tanta empatia e desiderio di dirti: “dai, forza, non mollare mai, io ci sono” che averli vicini, vederli è un dono ancora più grande ed importante che essere tutti di noi.  Grazie per tutto questo all’Associazione Penelope e a chi reso e rende possibile l’esistenza dell’Associazione, dai mitici fondatori Gildo Claps, Marisa Golinucci, Gilda Milani sino alla nostra, oggi, Presidente Nazionale, Elisa Pozza Tasca, grazie  per tutto quello che ha fatto e fa a livello, sopratutto di mediazione con lo Stato, le grandi Istituzioni ed i “personaggi” che contano, sino al nostro Commissario Straordinario per le persone scomparse Michele Penta e tutto il suo staff, la sua vice Dott.ssa Iadiccicco, l’Ispettore Galbiati e tutti coloro che non conosco, ma so che ci sono e fanno tanto per noi, pur con tutti gli ostacoli con cui ogni giorno si devono misurare.  

GRAZIE  a noi famigliari che, detto tra noi, siamo forti e molto, molto “fighi”. Non potremo essere diversamente del resto, altrimenti i nostri cari scomparsi, si direbbero: “ma chi me lo fa fare ritornare? Questi so delle mezze ciofeghe” Ed invece essendo tutti noi proprio l’inverso avranno tutto il piacere, la volontà ed il pensiero di tornare a stare con noi.

GRAZIE, per esserci ascoltati.

GRAZIE, per esserci abbracciati.

GRAZIE, per esserci detti che il dolore è magico, unisce e fa crescere.

GRAZIE, per esserci guardati negli occhi.

GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE, per aver guardato l’immagine di Davide ed esservela portata con voi.

 

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io tu e la Calabria

Agosto 25, 2011

Come stai, mio piccolo grande uomo?
Come ti va l’estate?
Sai che ha fatto mamma? Insieme a Gianni siamo andati in una terra meravigliosa
che è la Calabria. Io e te non ci siamo mai stati. Mentre io e Gianni ci siamo potuti  andare grazie a Caterina, la mamma di Fabrizio Catalano, (- scomparso ad Assisi nel 2005 – (www.fabriziocatalano.it) siamo stati ospiti a casa sua, in un piccolo paese di collina, chiamato Girifalco, di lì ogni giorno ci spostavamo al mare: una distesa infinita di acqua limpida e cristallina dai colori che andavano dal blu intenso al verde, sempre e comunque venati di incredibile trasparenza. E’ stato molto bello, a te sarebbe piaciuto tanto, perché abbiamo incontrato econosciuto tante, tantissime persone, (parenti di Caterina) tutti simpaticissimi, pieni di vita, di allegria, di voglia di comunicare, di conoscere, proprio come piace a te.

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Ma tu sai anche che la voglia di stare con te non mi passa mai, difatti, c’erano due eventi pre-organizzati da Caterina e vi abbiamo partecipato insieme. Si trattava di parlare di te e di Fabrizio.

Un giorno siamo andati in uncarinissimo e turistico paese di mare: Sellia Marina. Ad attenderci esopratutto ad accoglierci, il Consigliere la Signora Maria Amelio, una mamma molto dolce e carica di voglia di stare vicino a chi la vita ha riservato delle prove difficili. Con lei il Sindaco, uomo estremamente disponibile e pieno di umanità. In una cornice fatta di sole, spiaggia e mare, tanti ragazzi che disputavano una gara di calcetto, alla quale è seguita una bella premiazione.
Ma la cosa speciale è che tra loro c’era un gruppo di ragazzi ospiti di unacomunità locale, gestita da Don Mimmo Battaglia: Questi ragazzi erano tenerissimi, perché provenienti da situazioni di grave, gravissimo disagio
personale (dipendenza da alcool e droga) che, grazie all’aiuto delle personegiuste, ma sopratutto con tutto il loro impegno e volontà di riprendersi inmano la vita, quella vera, con grande fatica, ma anche con successo,
conducevano u n percorso riabilitativo. Uno fra tutti Rocco, un ragazzo di unanno più grande di te, ma con un passato travagliatissimo ed una bimba di otto anni che da tre non vede più e sta’ lottando anche per lei, per ritornare ad essere il “suo papà”. Ebbene, dicevo, nell’atmosfera così speciale diquesta manifestazione che si chiamava “Il piacere della vita”(proprio quel piacere cui la tua mamma ha teso ed atteso per anni, di restituirti) Caterina ha parlato di Fabrizio e ahimè della sua scomparsa che conta ormai sei anni, ha presentato il libro che ha scritto sulla sua storia:
“Cercando Fabrizio: storia di un attesa senza resa”, mentre la tua mamma ha parlato di te, presentandoti e comunicando il dolore che da tre anni vive con me, nell’angoscia della tua scomparsa.

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Un’ancor più intensa emozione l’hovissuta in un altro piccolo centro della Calabria: Cortale. Lì, la sera del 20
agosto, il Comune, nella persona dell’Assessore Simona Papaleo, ha allestito per noi, nella piazza principale, un “teatro” all’aperto, con le sedie per la platea, due grandi tavoli: uno per sederci noi e parlare, l’altro per poter esporre tutto il materiale relativo alle scomparse tue e di Fabrizio,tutto il materiale che riguarda l’Associazione Penelope, il librodell’Associazione Penelope: “Vite sospese”, il libro scritto da Caterina per Fabrizio, citato prima.

 Messa così sembra un po’ freddina. Ma quando mai!!!! A parte i 35° C., ma, il vero calore quello che ti riempie
l’anima e ti lascia un sapore di autenticità in bocca era dato dall’attenzione,la vicinanza (che si respirava) e l’ascolto del pubblico, dalle parole dell’Assessore Simona, calde, vere, pacate, dalla musica, si perché cari Davide e Fabrizio, il tutto era accompagnato dalla vostra amatissima musica, ma… non finisce qui, sull’accompagnamento di queste note, si estendeva, si modulava e riempiva l’aria, la splendida voce di una ragazza, molto bella, un po’ più giovane di voi, Tiziana Bertuca, che ha saputo trasmettere emozioni e ricordi straordinari attraverso la sua splendida voce e le parole di canzoni veri e propri cult della musica italiana.
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Se io dicessi GRAZIE  a tutte le persone che ho citato, mi sentirei insulsa, e priva di senso. Perché una sola parola non può davvero esprimere quanto avete saputo darmi. Vorrei che voi, ognuno di voi, potesse aprire il mio
torace, come una scatoletta di tonno e leggere ogni sentimento che vi sta’ impresso dentro, fatto di incredulità per tanto amore ricevuto in maniera che più gratuita non si può. Non vi dimenticherò.

Consentitemi di dire un GRAZIE a Davide, l’amore mio assoluto, perché ogni qualvolta, posso parlare agli altri di lui, da un metro e mezzo che, tutta la mia imponenza fisica misura, mi sento diventare due metri e mezzo e ancor più sino a toccare l’infinito e lì la voce degli angeli, ma in particolare la voce dell’Angelo che Dio ha assegnato come custode a Davide,mi dice in un soffio che sa di melodia dolcissima: “aspetta, spera, vivi, prega, lui tornerà da te”. …..
Ciao a tutti, alla prossima.
 
 
 
 

 

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l’estate di Davide

Agosto 10, 2011

Dove ti immagino in questo ferragosto 2011?

Come ti immagino in questo tempo di vacanze? 

Con chi ti immagino nella canicola di questo agosto?


Certamente il “dove” mi si traduce in un posto bello, ma sopratutto pieno di gente, di vita e di allegria, come piace a te.
Il “come” mi diventa che sei un giovane uomo, sempre gran figo, con tante bellissime giovani donne che ti ronzano intorno come api sul miele.
il “con chi” mi suggerisce con persone che ti piacciono e che, ti fanno sentire a tuo agio, facendoti dire tutto ciò che ti pare, senza stupirsi o stranirsi.
Buona estate amore mio, se deicdi di farti un giretto con mamma, vedi tu, mare, monti, lago, boschi, a me sta bene tutto, fammi sapere ed è fatta.
Bacioni grandi a te e tutti quelli che ti vogliono bene e che, anche senza parere, io lo so bene, ti pensano sempre.

P.S.:

A proposito di immaginare. …. Prova e provate un po’ ad immaginare che desiderio esprimerò in questa notte di San Lorenzo?

 

 

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tre: numero perfetto …. dipende dai casi

Luglio 27, 2011

Cento, mille, diecimila volte e più, ho sentito risuonare nella mia testa quello squillo di telefono: ore 14,30 del 27 luglio di tre anni or sono, la voce dell’operatrice. “signora? Davide è uscito, noi lo abbiamo seguito fino a che abbiamo potuto, gli abbiamo chiesto di tornare, ha detto di no, noi siamo rientrati, ma lui ancora non è tornato, tra poco andiamo in stazione a vedere, le faremo sapere, ma stia tranquilla che viene a casa …….”

Dopo il clic di quella cornetta che riagganciava, il buco nero, il nulla, le tenebre, il silenzio ……

……. Sto ripensando ad una canzone di Jovanotti che, come molte altre sue, Davide sapeva perfettamente a memoria e mi piaceva tanto quando la cantava.

“Questa è la mia casa, la mia casa dov’è????”

O signore dell’universo
ascolta questo figlio disperso
che ha perso il filo e non sa dov’è
e che non sa neanche più parlare con te.
Ho un Cristo che pende sopra il mio cuscino
e un Buddha sereno sopra il comodino
conosco a memoria il Cantico delle Creature
grandissimo rispetto per le mille sure
del Corano; c’’ho pure un talismano
che me l’ha regalato un mio fratello africano
e io lo so che tu da qualche parte ti riveli
che non sei solamente chiuso dietro ai cieli
e nelle rappresentazioni umane di te
a volte io ti vedo in tutto quello che c’è
e giro per il mondo tra i miei alti e bassi
e come Pollicino lascio indietro dei sassi sui miei passi
per non dimenticare la strada che ho percorso fino ad arrivare qua
e ora dove si va adesso
si riparte per un’altra città.
Voglio andare a casa LA CASA DOV’E’???
La casa dove posso stare
Io voglio andare a casa LA CASA DOV’E’???
La casa dove posso stare con pace con te.
O Signore dei viaggiatori
ascolta questo figlio immerso nei colori
che crede che la luce sia sempre una sola
che si distende sulle cose e le colora
di rosso di blu di giallo di vita
dalle tonalità di varietà infinita
ascoltami proteggimi
ed il cammino quando è buio illuminami
sono qua in giro per la città
e provo con impegno a interpretare la realtà
cercando il lato buono delle cose
cercandoti in zone pericolose
ai margini di ciò che è convenzione
di ciò che è conformismo di ogni moralismo yeahhh
e il mondo mi somiglia nelle sue contraddizioni
mi specchio nelle situazioni
e poi ti prego di rivelarti sempre in ciò che vedo
io so che tu mi ascolti anche se a volte non ci credo
Voglio andare a casa LA CASA DOV’E’???
La casa dove posso stare
Io voglio andare a casa LA CASA DOV’E’???
La casa dove posso stare con pace con te.
O Signore della mattina che bussa sulle palpebre quando mi sveglio
mi giro e mi rigiro sopra il mio giaciglio
e poi faccio entrare il mondo dentro me
e dentro al mondo entro fino a notte
barriere confini paure serrature
cancelli dogane e facce scure
sono arrivato qua attraverso mille incroci
di uomini di donne di occhi e di voci
il gallo che canta e la città si sveglia
ed un pensiero vola giù alla mia famiglia
e poi si allarga fino al mondo intero
e poi su vola alto fino al cielo
il sole la luna e Marte e giove
saturno coi suoi anelli e poi le stelle nuove
e quelle anziane piene di memoria
che con la loro luce hanno fatto la storia
gloria a tutta l’energia che c’è nell’aria
Questa è la mia casa LA CASA DOV’E’
la casa dove posso portar pace
Io voglio andare a casa la CASA DOV’E’
Questa è la mia casa LA CASA DOV’E’

la casa dove posso stare in pace con te.

La puoi ritrovare, amore mio, la “TUA CASA”, sopratutto perchè dentro quella casa ci sta’ qualcuno che ha il cuore ridottto ormai non solo a pezzettini, di più, a “frangette”.  Sai Dà, ci sono momenti che la sensazione che ricevo per il dolore della tua mancanza mi procura bruciore, sento un fortissimo bruciore sotto pelle, come se qualcuno con una fiamma ossidrica mi passeggiasse su tutto il corpo, ma, sotto pelle. Vorrei con tutta me stessa che questo orribile bruciore, si trasformasse in calore puro, dato dalla tua presenza.

Conoscete qualche venditore di miracoli?

Io solo uno. il mio Signore,  Lui, è un vero dispensatore di miracoli, ma dice il Libro della Sapienza: i suoi tempi non sono i nostri

1 Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
2 C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
3 Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
4 Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
5 Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
6 Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
7 Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
8 Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
9 Che vantaggio ha chi si dà da fare con fatica?

Ciao, amore mio, a presto.

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il sogno

Giugno 28, 2011

Sai amore mio, qualche notte fa ti ho sognato. Lo considero sempre uno splendido dono quando il mio Signore mi concede di vederti ….. almeno in sogno. La notte prima mi ero svegliata a metà nottata sentendo nelle mie narici, forte e netto, profumo di gelsomino. Non mi era mai capitato in tutta la mia vita. I bene informati dicono che sentire questo profuno è legato a Padre Pio (Santo) .. .. chissà ….. La notte dopo ho visto te: eri bello e sopratutto sereno. Eravamo seduti sul divano del nostro salotto e tu mi dicevi: “Mamma perchè hai traslocato qui? No, mamma, ce ne dobbiamo andare, perchè io in questo quartiere mi rovino.”  Chissà, forse era una riminiscenza del passato, quando io, inconsapevole, la prima casa in cui abbiamo abitato a Trapani, bella, nuovissima, come dicevi tu: “la mamma trova e mi porta sempre in case molto belle”, ma dicevo, era situata (a mia insaputa)  in uno dei quartieri più popolari e quindi alquanto criminosi della città. Non so… Ciò comunque che veramente conta e che ti ho sognato…. E’ stato tanto bello, quando rasserenante.

Ora ti prego, amore mio, fai che prima che arrivi il terzo tragico anniversario, il mio sogno diventi realtà. … Materializzati, te ne prego.

Ti aspetto. A presto.

P.S.:  le vacanze dei poveri, comuni mortali, durano, 7 giorni, 15 giorni, per i più fortunati 1 mese. Tre anni pertanto mi sembra un tempo di vacanza da ultra nababbi….. E basta mo’ è ora di riprendere la vita “normale” sarà un po’ piatta, monotona e priva dii forti emozioni, è vero, ma la carta vincente è esssere vicini ed amarsi.

Ciao, Da’, fai il biglietto e ritorna. Se poi non hai i soldi per il biglietto fa’ niente, pagheremo la multa, ma vieni a casa, in una delle tante case belle che ti trova la mamma ….

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noi quattro…..

Maggio 22, 2011
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Noi quattro

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Insieme a  Caterina,  mamma di Fabrizio Catalano, scomparso Assisi il 21 luglio 2005 domenica 22 maggio durante la messa delle 09,30 abbiamo condiviso un momento di preghiera nella Parrocchia S.M. Maggiore, con Padre Bernard.  

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8 maggio 2011

Maggio 10, 2011

davidelaura12

il tenero abbraccio tra un figlio ed una mamma

Un giorno unico ed irripetibile una creatura tanto indifesa quanto meravigliosa uscì da dentro di me.

Seguì il momento più struggente di tutta la mia vita, irripetibile, ripeto, dovessi campare quanto Matusalemme…

Una voce, era quella della ostetrica che aveva assistito il dottore durante il parto, disse.” è tanto bellino lui, ma così magrino, poerino” e, contemporaneamente me lo posò sulla pancia. E’ stato un attimo brevissimo. Ma, mai più potrò riprovare quella sensazione. Preoccupatissima, dissi: “prendetelo, prendetelo, che cade!!!! Avevo trascorso 36 ore di un barbaro travaglio, e da più di 48 ero completamente digiuna, ero,pertanto, sfinita ed ho avuto una paura folle di non poterlo reggere. Quindi la prima reazione fu quella di …. protezione”.

Questo stesso sentimento: “la protezione”, è stato il filo conduttore della mia vita verso Davide per 27 anni.

Ed oggi è una “macerazione”, si può dire, non lo so, aver dovuto smettere di proteggerlo.

Lo so Da’, tu giustamente dirai “A ma’! E basta un po’, so’ un’omo grande, me la cavo egregiamente da solo”.

Hai ragione figlio mio, ma il mio è un male incurabile: amarti così visceralmente da vivere sempre nella paura che tu sia incapace di difenderti da solo contro tutti i mali del mondo, solo se la tua mamma ti fa da scudo tutto si supera.

Perdonami, per questo, credi non vuol essere nè mancanza di stima, nè di fiducia, è una mia deviazione “mammifica” e/o “mammesca”, come preferisci.

Oggi appunto è la festa delle mamme, attendo il tuo abbraccio Davide. Così come nello stesso modo lo attendono tutte le mamme, compagne di questa mia stessa strada, unite nel medesimo cammino, attendono…

Vi prego, figli imperdibili, non diteci mai e poi mai “mamme, ci avete perso !”  Sarebbe la nostra fine.

Oggi siamo qui forti e “belle”, almeno Davide ci teneva molto che la sua mamma fosse sempre bella (sempre in proporzione a quanto madre natura ha fatto) per dirvi correte, correte, ancora, ancora, più veloci, dai, dai, altrimenti le braccia che abbiamo allargato per accogliervi , potrebbero cader giù perchè si informicolano a forza di stare nella stessa posizione.

Grazie Caterina, di esserci sempre, nonostante il tuo baratro. Grazie a tutti perchè indipendentemente da quanto vi sento realmente, sicuramente vi sento sempre vicini nel pensiero e nello spirito. Grazie per questo.

Per adesso abbraccio tutti voi, tra pochissimo abbraccerò il figlio, tra pochissimo abbracceremo i figli.

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Buona Pasqua

Aprile 23, 2011

Davide, amore???? … come stai? Tu lo sai cosa vuole mamma per Pasqua. Dai non fare lo gnorri furbetto. Mamma vuole un uovo gigante che come sorpresa contenga te. Me lo porti per favore?

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