tre: numero perfetto …. dipende dai casi

Luglio 27, 2011

Cento, mille, diecimila volte e più, ho sentito risuonare nella mia testa quello squillo di telefono: ore 14,30 del 27 luglio di tre anni or sono, la voce dell’operatrice. “signora? Davide è uscito, noi lo abbiamo seguito fino a che abbiamo potuto, gli abbiamo chiesto di tornare, ha detto di no, noi siamo rientrati, ma lui ancora non è tornato, tra poco andiamo in stazione a vedere, le faremo sapere, ma stia tranquilla che viene a casa …….”

Dopo il clic di quella cornetta che riagganciava, il buco nero, il nulla, le tenebre, il silenzio ……

……. Sto ripensando ad una canzone di Jovanotti che, come molte altre sue, Davide sapeva perfettamente a memoria e mi piaceva tanto quando la cantava.

“Questa è la mia casa, la mia casa dov’è????”

O signore dell’universo
ascolta questo figlio disperso
che ha perso il filo e non sa dov’è
e che non sa neanche più parlare con te.
Ho un Cristo che pende sopra il mio cuscino
e un Buddha sereno sopra il comodino
conosco a memoria il Cantico delle Creature
grandissimo rispetto per le mille sure
del Corano; c’’ho pure un talismano
che me l’ha regalato un mio fratello africano
e io lo so che tu da qualche parte ti riveli
che non sei solamente chiuso dietro ai cieli
e nelle rappresentazioni umane di te
a volte io ti vedo in tutto quello che c’è
e giro per il mondo tra i miei alti e bassi
e come Pollicino lascio indietro dei sassi sui miei passi
per non dimenticare la strada che ho percorso fino ad arrivare qua
e ora dove si va adesso
si riparte per un’altra città.
Voglio andare a casa LA CASA DOV’E’???
La casa dove posso stare
Io voglio andare a casa LA CASA DOV’E’???
La casa dove posso stare con pace con te.
O Signore dei viaggiatori
ascolta questo figlio immerso nei colori
che crede che la luce sia sempre una sola
che si distende sulle cose e le colora
di rosso di blu di giallo di vita
dalle tonalità di varietà infinita
ascoltami proteggimi
ed il cammino quando è buio illuminami
sono qua in giro per la città
e provo con impegno a interpretare la realtà
cercando il lato buono delle cose
cercandoti in zone pericolose
ai margini di ciò che è convenzione
di ciò che è conformismo di ogni moralismo yeahhh
e il mondo mi somiglia nelle sue contraddizioni
mi specchio nelle situazioni
e poi ti prego di rivelarti sempre in ciò che vedo
io so che tu mi ascolti anche se a volte non ci credo
Voglio andare a casa LA CASA DOV’E’???
La casa dove posso stare
Io voglio andare a casa LA CASA DOV’E’???
La casa dove posso stare con pace con te.
O Signore della mattina che bussa sulle palpebre quando mi sveglio
mi giro e mi rigiro sopra il mio giaciglio
e poi faccio entrare il mondo dentro me
e dentro al mondo entro fino a notte
barriere confini paure serrature
cancelli dogane e facce scure
sono arrivato qua attraverso mille incroci
di uomini di donne di occhi e di voci
il gallo che canta e la città si sveglia
ed un pensiero vola giù alla mia famiglia
e poi si allarga fino al mondo intero
e poi su vola alto fino al cielo
il sole la luna e Marte e giove
saturno coi suoi anelli e poi le stelle nuove
e quelle anziane piene di memoria
che con la loro luce hanno fatto la storia
gloria a tutta l’energia che c’è nell’aria
Questa è la mia casa LA CASA DOV’E’
la casa dove posso portar pace
Io voglio andare a casa la CASA DOV’E’
Questa è la mia casa LA CASA DOV’E’

la casa dove posso stare in pace con te.

La puoi ritrovare, amore mio, la “TUA CASA”, sopratutto perchè dentro quella casa ci sta’ qualcuno che ha il cuore ridottto ormai non solo a pezzettini, di più, a “frangette”.  Sai Dà, ci sono momenti che la sensazione che ricevo per il dolore della tua mancanza mi procura bruciore, sento un fortissimo bruciore sotto pelle, come se qualcuno con una fiamma ossidrica mi passeggiasse su tutto il corpo, ma, sotto pelle. Vorrei con tutta me stessa che questo orribile bruciore, si trasformasse in calore puro, dato dalla tua presenza.

Conoscete qualche venditore di miracoli?

Io solo uno. il mio Signore,  Lui, è un vero dispensatore di miracoli, ma dice il Libro della Sapienza: i suoi tempi non sono i nostri

1 Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
2 C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
3 Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
4 Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
5 Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
6 Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
7 Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
8 Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
9 Che vantaggio ha chi si dà da fare con fatica?

Ciao, amore mio, a presto.

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