mamme: mission impossible

Giugno 21, 2010

Ieri, amor mio, ho parlato a lungo con la mamma di Fabrizio e, mentre vi attendiamo, abbiamo cercato di scaldarci il cuore a vicenda. Per me è stato particolarmente importante sentirla ieri, perchè, anche senza un apparente motivo scatenante, è stata una giornata molto buia, lunghissima da portare a termine e, tanto, tanto disperata. Varie volte ho avuto l’impulso di urlare e piangere a squarcia gola, perchè il vuoto di te. la mancanza della tua presenza, del tuo viso, della tua voce, dei tuoi pensieri, del tuo sorriso, delle tue lacrime, delle tue bizzarie, … il vuoto di te….. il cercarti continuamente nel nulla, ieri mi è parso insopportabile, dilaniante: una belva afffamata e/o infuriata che, azzanna e non molla, che ha la bava alla bocca, ma non molla e, ti trafigge e, ti lacera le carni, con le unghie e con i denti, senza pietà, si imbeve il muso del tuo sangue ma, non molla la preda.
Poi nella notte il senso di disperazione si è quetato ed ha lasciato il posto ad un sogno molto dolce.
Un pittore (se ce ne uno tra voi, cari miei lettori, va benissimo anche se hobbista, si faccia avanti) aveva dipinto una sorta di icona che raffigurava il mio viso e quello di Caterina (la mamma di Fabrizio) una di fronte all’altra, alle nostre spalle c’erano i nostri figli, in un’ immagine in negativo, credo si dica così, risultavano bianchi, ma i contorni dei loro volti erano netti e definiti : di loro si vedevano i volti, comprese le spalle. Le loro spalle erano immense come ad avvolgere, (senza stringerci), ognuno la propria mamma, e, da dietro a noi in un movimento che, non si vede, ma si intuisce, ci sollevano le braccia e ce le tendono le une verso le altre, sino a che, come sospese nell’aria, (ovvero, non c’è il disegno delle spalle e delle braccia ,di noi si vedono solo i visi) , appare l’immagine delle mani mie e, quelle di Caterina che si avvicinano sino quasi a toccarsi, ma non si stringono restano alzate con i palmi frontali ed in mezzo alle nostre mani passa un guizzo bianco: i nostri figli e, sotto si leggono in maniera sfumata, non chiarissima, ma comprensibile, le parole: amore e speranza, tra voi, per noi.

Perdonami, ipotetico, volontario pittore, perchè con sta’ descrizione così confusionaria che ho fatto devi essere proprio tanto intelligente per poterla riprodurre.

Ma al di là di questo, sono certa che, Caterina e tutti coloro che possono solo lontanamente intuire cosa ho voluto esprimere, mi hanno capita. E ciò mi basta, e vi dico ancora una volta grazie.

Ciao Davide, mio infinito, dolcissimo tormento.

P.S.:

oggi ho ricevuto questo messaggio da una “ex” bambina, poichè il commento posso leggerlo solo io, tengo invece a dare il piacere a chi legge di assaporare queste belle parole. E, con l’occasione mando un forte abbraccio ad Anna Lisa, dicendole, che è tutt’altro che poco quanto ha detto. Ogni volta che ascolto persone che hanno conosciuto Davide e mi parlano di lui in modo diverso da come posso conoscerlo io come mamma , mi regalano un paio d’anni di vita.

Grazie infinite, Anna Lisa, anche dell’offrirci la tua vicinanza: è uno splendido dono.

Baci. La mamma di Davide

Un nuovo commento all’articolo #147 “La mamma racconta/Fate sentire la vostra voce!”Autore: Anna Lisa Placenza

Commento:

Buongiorno alla mamma di Davide. Mi chiamo Anna Lisa Placenza ed ero una compagna di classe di Davide alla scuola elementere Umberto di Savoia di Trapani (Maestra Masnata). Nello scrivere queste righe mi trema la mano, perchè quella di Davide è una storia che mi tocca il cuore.

Ricordo Davide come un bambino buonissimo e molto intelligente, a mio parere era il più bravo della classe, era generoso e simpatico, divertente e brillante!

Quando la maestra ci diede la notizia del suo incidente mi sentii gelare il cuore, ero piccola e ingenua, pensai che sarebbe presto tornato! Ma non fu così, dopo giorni gli telefonai a casa e lì capii che niente era più come prima. Lui non tornò e non ci sentimmo più.

Oggi rimpiango di non averlo più chiamato ma purtroppo è andata così.

Mi sento il cuore a pezzi ad apprendere la notizia della sua scomparsa, spero tanto che mentre sto scrivendo queste righe possa arrivare una bella notizia!

Mi sento di esprimere alla signora Laura la mia vicinanza, anche se è poco, spero che lei riesca a sentire la mia voglia di esprimerle tutto il mio affetto.

Mi dispiace immensamente però ho fiducia che il Signore possa con il suo amore proteggere Davide e fare in modo che tutto si risolva per il verso giusto!

Con profondo amore per lei e per Davide la saluto mandandole un abbraccio sincero.

Anna Lisa Placenza.

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